La patente a punti
Ad ogni patente rilasciata viene assegnato un punteggio iniziale di venti punti, che è registrato nell'anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, tenuto dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il punteggio iniziale diminuisce se vengono commesse alcune violazioni per le quali il Codice della Strada, in aggiunta alle altre sanzioni, prevede la detrazione di punti.
Quando vengono accertate contemporaneamente più violazioni, per le quali è prevista la decurtazione di punteggio ma non la sanzione accessoria di sospensione o di revoca della patente, vengono detratti al massimo 15 punti.
La quantità di punti persi dipende dal tipo di violazione (tabella dei punteggi); inoltre per le patenti rilasciate dopo il 1° ottobre 2003 a soggetti che non siano già titolari di altra patente B o superiore, entro i primi tre anni dal rilascio viene raddoppiata la quantità di punti detratti.
Cosa succede se si perdono tutti i punti
Quando tutti i punti sono esauriti viene disposta la revisione della patente, con la necessità di sostenere nuovamente gli esami.
Se entro trenta giorni dalla notifica della revisione gli esami non vengono sostenuti con esito positivo, la patente è sospesa a tempo indeterminato dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Come si recuperano i punti
Quando non sono esauriti tutti i punti, è possibile, con la frequenza di particolari corsi presso autoscuole o altri soggetti autorizzati, recuperare 6 punti (9 punti per i titolari di patente C o D o di certificato di abilitazione professionale).
Inoltre, sempre che non siano esauriti tutti i punti, si ottiene la ricostituzione del patrimonio di 20 punti se per due anni consecutivi non si commettono violazioni che implicano ulteriori detrazioni. Ai patentati che mantengono per il periodo di due anni il punteggio pieno di 20, senza commettere infrazioni che comportano la diminuzione di punti, è assegnato un premio: due punti per ogni biennio senza infrazioni, fino ad un massimo di 10.
Come avviene la detrazione di punti
Destinatario della sanzione (sottrazione dei punti) è il conducente del veicolo identificato nel momento in cui la violazione è stata commessa.
In mancanza di identificazione del conducente, il verbale della contestazione viene notificato al proprietario del veicolo (amministratore legale per le persone giuridiche) il quale, entro trenta giorni dalla notificazione, deve comunicare, all''autorità richiedente, i dati (personali e della patente) del conducente al momento dell''infrazione.
Nel caso di mancata o incompleta comunicazione, il proprietario del veicolo è soggetto alla sanzione prevista dall' art. 180, comma 8 del codice della strada (pagamento di un importo da euro 357,00 a euro 1.433,00); non è, comunque, prevista nei suoi confronti la detrazione dei punti.
La procedura amministrativa relativa alla effettiva detrazione dei punti può essere avviata solo successivamente alla definizione della contestazione accertata, ossia qualora sia intervenuto il pagamento della sanzione pecuniaria (sanzione principale) oppure sia decorso il termine per proporre ricorso contro il verbale di violazione o nel caso in cui il ricorso proposto abbia avuto esito negativo.
Applicazione agli stranieri
Le norme si applicano anche ai i titolari di patente rilasciata da uno Stato estero nel quale non vige il sistema della patente a punti.
Quando questi soggetti commettono nell'arco di un anno violazioni per un totale di almeno venti punti, viene loro vietata la guida sul territorio italiano per un periodo di due anni; se la detrazione totale di venti punti è raggiunta nell'arco di due anni, il divieto di guida è limitato ad un anno; mentre se è raggiunta in un periodo di tempo compreso tra i due e i tre anni, il divieto è di sei mesi.